“Abuso sui minori: le verità nascoste” Problematiche affettive e sessuali: il ruolo del medico
PROGRAMMA
19.30 Registrazione partecipanti
19.45 Introduzione al film:
Roberto Todella
20.15 Visione del film “Il sospetto” di Thomas Vinterberg (2012)
22.00 Dibattito:
L’abuso, una difficile verità
Roberto Todella
Alberto Ferrando
Giorgio Conforti
Maria Adele Serra
23.15 Compilazione questionari ECM
23.30 Chiusura della sessione
RELATORI
CONFORTI GIORGIO - Pediatra di Libera Scelta – FIMP Genova
FERRANDO ALBERTO - Pediatra di famiglia
SERRA MARIA ADELE - Psicologa, Direzione Politiche Sociali Comune di Genova
TODELLA ROBERTO - Medico - Psicoterapeuta, CIRS Genova
IL FILM
Dopo un divorzio difficile, Lucas, quarant'anni, ha trovato una nuova fidanzata, un nuovo lavoro e si dà da fare per ricostruire il rapporto con Marcus, il figlio adolescente. Ma qualcosa va storto. Quasi nulla. Ma quando la neve comincia a cadere e le luci di Natale si accendono, la menzogna inizia a diffondersi come un virus invisibile. Lo stupore e la diffidenza si propagano e la piccola comunità finisce in preda di un'isteria collettiva, costringendo Lucas a combattere per salvare la sua vita e la sua dignità.
OBIETTIVI
Con il film “Il sospetto” (2012) del regista danese Thomas Vinterberg prosegue il ciclo di incontri nato dalla collaborazione tra L’Ordine dei Medici della Provincia di Genova e il Centro Interdisciplinare per la Ricerca in Sessuologia (C.I.R.S. www.cirs-online. it) che hanno per tema il ruolo del medico in relazione alle problematiche affettive e sessuali. Il tema dell’abuso, già trattato in un precedente corso di aggiornamento sull’abuso e maltrattamento inserito nel Progetto AMALTEA e con il film “La bestia nel cuore”, viene riproposto da un’ottica differente e inconsueta, dove la ricerca della verità, nella vicenda raccontata, finisce col travolgere prevalentemente gli adulti. Anche quando l’obiettivo è difendere i più deboli, pregiudizi e condizionamenti possono portare a facili e frettolose conclusioni, innescando effetti disastrosi. Il tema dell’abuso resta sullo sfondo mentre la storia, con la sua drammaticità, ci porta a riflettere sul delicato rapporto tra il mondo adulto e quello dell’infanzia, in particolare quando è in gioco la sessualità. Il drammatico crescendo della vicenda fa inoltre emergere tutta la potenza e la contagiosità del pregiudizio che dapprima trasforma il sospetto in certezza, quindi alimenta una caccia spietata, annientando ogni ragionevolezza del dubbio.