Corso di Aggiornamento ECM - Mercoledì 13 Marzo 2013

PROBLEMATICHE AFFETTIVE E SESSUALI: Il ruolo del medico


PROBLEMATICHE AFFETTIVE E SESSUALI: Il ruolo del medico

PROGRAMMA

19.30 Registrazione partecipanti
19.45 Introduzione: Oltre la dipendenza
         Roberto Todella
20.15 Visione del film: “Shame” di Steve McQueen (2011)
22.00 Dibattito: le dipendenze tra disagio personale e disagio sociale
         Roberto Todella
         Luisa Stagi
         Alberto Ferrando
23.15 Compilazione questionario ECM
23.30 Chiusura del corso

RELATORI

Alberto Ferrando
Pediatra di Libera Scelta
Luisa Stagi
Sociologa, Docente di Sociologia Generale all’Università di Genova
Roberto Todella
M.M.G., Psicoterapeuta, Presidente del C.I.R.S.

OBIETTIVI

Dipendenze comportamentali: l’ossessione del sesso. Prosegue il ciclo di incontri nato dalla collaborazione tra L’Ordine dei Medici della Provincia di Genova e il Centro Interdisciplinare per la Ricerca in Sessuologia (C.I.R.S. www.cirs-online.it) che ha l’obbiettivo di definire il ruolo del medico in relazione alle problematiche affettive e sessuali. In questa occasione viene proposto il film “Shame” del regista S. McQueen presentato nel 2011 alla Mostra del Cinema di Venezia. Il film affronta un tema, la dipendenza, di grande attualità, non solo perché si presenta con crescente frequenza ma anche per le differenti e nuove modalità con le quali si esprime, favorite da una società in rapido cambiamento. Oltre alle note dipendenze da sostanze si vanno diffondendo anche le cosiddette “dipendenze comportamentali” quali quella da Internet, dalla tecnologia (videogiochi, computer, cellulari), dal gioco d’azzardo, dallo shopping, dal cibo, dalle relazioni affettive e dal sesso. Di queste ultime due dipendenze, quella affettiva e quella sessuale, tratta questo film, attraverso una vicenda originale contenente alcune scene forti ed esplicite, di sicuro impatto emotivo. Le dipendenze comportamentali generalmente si esprimono attraverso attività lecite e socialmente accettate, ma delle quali alcune persone non riescono più a fare a meno, al punto da condizionare pesantemente la loro vita. Viene così a compromettersi il rendimento scolastico, lavorativo, la vita di coppia, familiare e sociale. Il grave disagio personale e relazionale che ne può derivare rende il medico un possibile interlocutore al quale chiedere aiuto oppure colui il quale può cogliere i segnali di disagio e offrire una via d’uscita da una spirale nella quale si è rimasti imprigionati. Questa iniziativa, come in casi precedenti, segue e si collega ad un altro incontro, quello del 9 marzo (IV Congresso Medicina di Genere SIMG-AIDM presso Palazzo Ducale) che ha trattato sempre la dipendenza e la violenza, analizzando anche altre modalità con le quali si esprimono.

 

Torna su