Diagnosi Precoce della Depressione Post Partum
e Trattamento Multidimensionale
Programma
(clicca su relatori per presentazione slides)
8.30 Registrazione partecipanti
8.45 Introduzione al corso:
Angela Grondona
Giorgio Conforti
9.30 La promozione della salute psichica perinatale: aspetti epidemiologici, linee guida
internazionali e ruolo della rete degli operatori dell’area materno infantile
Anna Della Vedova
9.50 Cosa può succedere se non si fa diagnosi e intervento precoce in caso di Depressione
Post Partum
Marco Vaggi
10.10 Continuità delle cure: storie di mamme in difficoltà
Lucia Tatulli
Gemma Raggio
10.30 Il modello matrioska “Sostenere gli operatori per sostenere le mamme”
Lisa Cacia
10.50 Coffee break
11.10 I bilanci di salute dal pediatra di famiglia come occasione per uno screening
post-natale
Giorgio Conforti
11.30 Efficacia degli interventi precoci nella genitorialità a rischio
Renata Tambelli
12.00 Il Progetto CCM 2012: aspetti organizzativi ed operativi
Flavia Maloni
12.30 Dibattito e conclusioni
13.15 Compilazione questionari ECM
13.30 Aperitivo
RELATORI E MODERATORI
LISA CACIA
Psicologa Clinica - Psicoterapeuta
GIORGIO CONFORTI
Pediatra di famiglia, consigliere FIMP Sezione Genovese, Referente Progetto CCM 2012 U.O. FIMP Sezione Genovese
ANNA DELLA VEDOVA
Ricercatrice, Cattedra di Psicologia Generale, Referente Progetto CCM 2012 U.O. Università di Brescia, Facoltà di medicina e Psicologia, Università degli Studi di Brescia
ALBERTO FERRANDO
Pediatra di famiglia
ANGELA LIDIA GRONDONA
Direttore S.C. Consultorio ASL3 Genovese, Referente Progetto CCM 2012 U.O. ASL3 Genovese
FLAVIA MALONI
Responsabile S.S. Assistenza Consultoriale ASL5, Referente U.O. CCM 2012 ASL5
GEMMA RAGGIO
Ostetrica
RENATA TAMBELLI
Professore Ordinario di Modelli di intervento Clinico e Psicoterapico in età evolutiva, Facoltà di Medicina e Psicologia, Università “La Sapienza”, Referente Progetto CCM 2012 U.O. Università “La Sapienza” Roma
LUCIA TATULLI
Ostetrica
MARCO VAGGI
Medico Chirurgo, specialista in Psichiatria
RAZIONALE
Nei paesi occidentali la Depressione Post Partum, secondo le statistiche piu’ accreditate, interesserebbe il 5-10% delle mamme se rilevata ai due mesi di età del bambino, età considerata “ideale” per una identificazione del rischio e, contemporaneamente, può evitare interferenze ormonali, definite come maternity blues, quadri meno importanti e spesso autogestibili in ambito famigliare specie se la gravidanza è stata supportata da adatto corso preparatorio alla nascita e idonea continuità assistenziale Ospedale-Territorio. Le conseguenze della mancata identificazione di tali situazioni di Depressione Post Partum rischiano di comportare danni alla salute e allo sviluppo del bambino e, in casi rari, ma non eccezionali, gravi comportamenti aggressivi fino all’infanticidio. Pertanto l’attuazione di un progetto identificativo si manifesta come una priorità assistenziale nella quale impiegare risorse interprofessionali per lo screening, la presa in carico e il follow up specialistico. Il corso in oggetto si propone di presentare lo stato dell’arte di questo problema socio sanitario e un progetto di fattibilità, già finanziato con fondi CCM, da attuare nei bilanci di salute dei pediatri di famiglia in via sperimentale.